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Ambulatorializzazione: dal progetto pilota di Bienne alla strategia nazionale

Ambulatoriale

Dal progetto pilota di Bienne alla strategia nazionale

17. dicembre 2025 – Newsletter

Con il progetto pilota di Bienne, il centro ospedaliero di Bienne, il Cantone di Berna e HSK hanno dimostrato come sia possibile promuovere in modo mirato l'ambulatorializzazione. Questo modello viene ora integrato nelle attuali trattative tariffali per tutta la Svizzera. Gli ospedali che investono nell'ambulatorializzazione e passano dal regime stazionario a quello ambulatoriale dovrebbero in futuro essere meglio remunerati. In questo modo si pongono tempestivamente e strategicamente le basi per l'EFAS.

La fine dell'anno offre l'occasione per fermarsi, fare il bilancio e guardare al futuro. Per la Comunità di acquisti HSK, il 2025 è stato un anno di svolta: insieme al Centro ospedaliero di Bienne e al Cantone di Berna, HSK ha lanciato un progetto pilota per promuovere l'ambulatorializzazione. Questo progetto è stato più di un esperimento: è stata la prova della fattibilità di una visione che ora confluisce nella strategia tariffale nazionale di HSK.
Perché è così importante? Il settore sta affrontando un doppio cambiamento: dal 2026 entrerà in vigore il nuovo tariffario medico ambulatoriale - TARDOC e forfait ambulatoriali, accompagnati da regole severe sulla neutralità dei costi. Dal 2028 seguirà EFAS, il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie. EFAS elimina sì un incentivo errato fondamentale, ma non garantisce un trasferimento automatico al settore ambulatoriale. La sfida rimane: affermare l'ambulatorializzazione non solo come opzione medica, ma come leva tariffale per il futuro.

2025: il progetto pilota di Bienne – una pietra miliare

Con il centro ospedaliero di Bienne, il Cantone di Berna e la Comunità di acquisti HSK come trio, è stato creato un modello che affronta gli attuali incentivi negativi nel sistema sanitario svizzero. Gli interventi ambulatoriali sono spesso più sensati dal punto di vista medico e allo stesso tempo più economici, ma la Svizzera è in ritardo rispetto allo sviluppo internazionale. Perché?
Da un lato mancano incentivi finanziari. Gli ospedali coprono meglio i propri costi nel settore stazionario rispetto a quello ambulatoriale. Dall'altro lato esistono ostacoli strutturali. Gli interventi ambulatoriali richiedono investimenti e cambiamenti procedurali. I fondi già investiti nell'infrastruttura stazionaria non possono essere riassegnati a breve termine (problematica dei «costi irrecuperabili»).

Il progetto pilota interviene proprio qui: per i casi trasferiti consapevolmente dal settore stazionario a quello ambulatoriale, il centro ospedaliero di Bienne riceve un contributo all'innovazione, finanziato dagli assicuratori e dal Cantone. Il Cantone di Berna sfrutta il suo margine di manovra prima di EFAS, reinvestendo parte dei costi stazionari risparmiati. Il progetto pilota crea così un meccanismo vantaggioso per tutti: in caso di trasferimento riuscito al settore ambulatoriale, l'ospedale riceve una compensazione per la diminuzione dei ricavi. Il Cantone ottiene risparmi rispetto ai casi stazionari. Gli assicuratori promuovono un'assistenza tendenzialmente più economica e di alta qualità. I pazienti beneficiano di degenze più brevi, di un recupero più rapido nel proprio ambiente familiare e di un minor rischio di infezioni.

Il risultato: Bienne può ottenere progressi significativi – gli interventi possono essere eseguiti sempre più spesso in regime ambulatoriale, accompagnati da monitoraggio e obiettivi chiari. Questo modello dimostra che l'ambulatorializzazione funziona quando le condizioni quadro sono adeguate. Per il nuovo progetto con l'EOC e il Cantone Ticino ci aspettiamo risultati simili e positivi (vedi comunicato stampa dell'11. dicembre 2025).

Introduzione del tariffario medico ambulatoriale con regole rigide

L'introduzione del tariffario medico ambulatoriale, composto da TARDOC e forfait ambulatoriali, comporta regole severe per il 2026 e aumenta la complessità delle trattative con ulteriori componenti.

La neutralità statica dei costi impone che il valore del punto tariffale rimanga invariato dal 2025 al 2026. Con questa disposizione, gli ospedali si trovano sotto forte pressione finanziaria. La loro redditività diminuisce con l'aumento dell'ambulatorializzazione. Di conseguenza, aumentano anche le aspettative e la pressione degli ospedali per negoziare aumenti tariffali per il settore ambulatoriale ospedaliero negli anni successivi a partire dal 2027.

A ciò si aggiunge la cosiddetta neutralità dinamica dei costi, stabilita dal Consiglio federale nell'ambito dell'approvazione della struttura tariffale ambulatoriale in aprile di quest'anno. Fino almeno al 31 dicembre 2028, i costi totali annuali (quantità × prezzo) non potranno aumentare di oltre il 4 per cento. Se tale limite viene superato, entrano in vigore meccanismi correttivi che possono arrivare fino alla riduzione del volume dei punti tariffali per i fornitori di prestazioni responsabili nelle rispettive regioni. C'è un'unica eccezione: nella lettera del Consiglio federale alle parti tariffali si afferma espressamente che «i cantoni che già puntano maggiormente sulle prestazioni ambulatoriali non saranno penalizzati». Si sottolinea inoltre che «gli sforzi di questi Cantoni volti ad ampliare e ottimizzare l'assistenza ambulatoriale non devono essere penalizzati da misure generiche, ma valorizzati e sostenuti».
È proprio qui che entra in gioco la nuova strategia della Comunità di acquisti HSK. Progetti di ambulatorializzazione come quello di Bienne sono fondamentali per superare gli incentivi sbagliati e rendere il sistema sanitario svizzero sostenibile per il futuro. Essi creano margini di manovra per soluzioni tariffali e consentono (al contempo) di rispettare le direttive della Confederazione.

Dalla fase pilota alla strategia nazionale

Alla fine del 2025, la Comunità di acquisti HSK porta l'ambulatorializzazione al livello successivo: dalla fase pilota alla strategia nazionale. Le conoscenze acquisite a Bienne confluiscono in una strategia tariffale globale che entrerà in vigore nel 2026. Cosa significa questo concretamente?

Per l'anno tariffale 2026, i valori del punto tariffale esistenti saranno trasferiti senza incidere sui costi, come richiesto dal Consiglio federale nell'ambito dell'approvazione del nuovo tariffario medico ambulatoriale (neutralità statica dei costi). A partire dall'anno tariffale 2027 saranno possibili aumenti tariffali, ma solo a condizione che l’ambulatorializzazione sia comprovata, ovvero il trasferimento di trattamenti stazionari in ambito ambulatoriale.

In questo modo, la Comunità di acquisti HSK collega l'evoluzione delle tariffe a un chiaro obiettivo di politica sanitaria. L'ambulatorializzazione non solo viene promossa, ma anche premiata a livello tariffale, con l'aggiunta di un cofinanziamento cantonale. Ciò non dovrebbe più avvenire a livello pilota con pochi fornitori di prestazioni, ma dovrebbe essere esteso a gran parte delle trattative tariffali in tutta la Svizzera. Nelle trattative tariffali si punta a un orizzonte temporale di medio termine e si mira a concludere contratti pluriennali.

La strategia di HSK si basa su principi chiari: in primo luogo, le tariffe e l'ambulatorializzazione sono collegate. Gli aumenti tariffali sono concessi solo in caso di trasferimento comprovato. In secondo luogo, i Cantoni sono coinvolti. Senza il cofinanziamento cantonale, l'ambulatorializzazione rimane poco attraente per gli ospedali. In terzo luogo, il monitoraggio e la trasparenza sono indispensabili. Deve avvenire un trasferimento reale dal settore stazionario a quello ambulatoriale.

Strategia nazionale in linea con i pilastri politici

La visione della comunità di acquisti si basa su due documenti centrali del Consiglio federale e integra quindi efficacemente le linee guida politiche. Da un lato, va citata la lettera del Consiglio federale (aprile 2025) relativa all'approvazione della nuova convenzione tariffale sulla tariffa medica ambulatoriale con la condizione di una rigorosa neutralità dei costi e di un monitoraggio. Dall'altro lato, va menzionato il documento sulle misure «Tavola rotonda sul contenimento dei costi» dell'ottobre 2025.

Entrambi i documenti chiariscono che tutti gli attori coinvolti – ospedali, Cantoni e assicuratori – perseguono l'obiettivo comune di accelerare l'ambulatorializzazione già prima dell'introduzione dell'EFAS. La tavola rotonda raccomanda di esaminare e attuare in tutta la Svizzera approcci come quello di Bienne. Allo stesso tempo, i progetti di ambulatorializzazione non devono comportare ulteriori misure correttive nell'ambito della nuova struttura tariffale. Gli sforzi devono essere presi in considerazione nel concetto di neutralità dei costi. Secondo la volontà del Consiglio federale, i Cantoni che puntano maggiormente sulle prestazioni ambulatoriali non devono essere svantaggiati, ma espressamente sostenuti.

Conclusione e prospettive: il partenariato tariffale come chiave per il futuro

Il 2025 è stato un anno di apprendimento e preparazione. Il 2026 sarà un anno di attuazione. L’ambulatorializzazione non è uno slogan, ma una necessità – per i pazienti, per i fornitori di prestazioni, per i finanziatori e per il futuro del nostro sistema sanitario.

La Comunità di acquisti HSK è pronta a seguire con coerenza questa strada. Con l'entrata in vigore del nuovo tariffario medico inizia una fase di trattative intense. Ci attendono numerose negoziazioni tariffali, più complesse che mai. I Cantoni svolgeranno un ruolo centrale in qualità di cofinanziatori e autorità di approvazione. L'esperienza di Bienne funge da guida: dimostra che la cooperazione funziona quando tutti gli attori remano nella stessa direzione. L'obiettivo di HSK per il 2026: integrare la strategia nazionale per l'ambulatorializzazione nei contratti tariffali e spianare così la strada a un'assistenza sanitaria sostenibile e orientata al futuro. In linea con il tema guida di HSK «Partenariato tariffale 2.0 – insieme verso nuove vie!»

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Lukas Schönenberger
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