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Sentenza del TAF in merito al caso dello Stadtspital Triemli Zürich/ZH (11.09.14)

Nella sentenza sul prezzo di base SwissDRG (base rate) il Tribunale amministrativo federale riconosce importanti linee guida per le trattative tariffarie: è stata confermata la necessità di un benchmarking basato sui costi per l’intera Svizzera nonché della definizione dei prezzi a due livelli. Inoltre, conseguire utili grazie all’efficienza deve essere permesso agli ospedali che operano in modo economico e deve essere data maggior importanza al primato della contrattazione. La trasparenza e la standardizzazione dei dati sono ripetutamente soggetti a severi requisiti.

Gli importanti aspetti della sentenza vengono esposti in breve di seguito.

Nella seconda decisione in merito a SwissDRG, il Tribunale amministrativo federale (TAF) ammette nella sentenza C-2283/2013 che nella fase introduttiva di DRG le autorità cantonali addette all’approvazione e fissazione delle tariffe disponevano di un ampio potere discrezionale. Il Tribunale accetta quindi il benchmark del Canton Zurigo almeno per l’anno tariffale 2012 poiché non erano state poste le premesse per un benchmark nazionale. La sentenza ribadisce tuttavia che un benchmark deve essere eseguito fondamentalmente a livello nazionale, il più possibile privo di distorsioni concorrenziali e deve essere basato sui costi. Poiché un benchmark nazionale basato sui costi negli ultimi due anni non era stato possibile, il benchmark di HSK, eseguito sulla base del prezzo negoziato, è parimenti ammissibile come soluzione transitoria.
Con il benchmark deve essere creato un valore di riferimento che funga da base per le trattative di prezzo individuali. Il Tribunale conferma che l’applicazione del 40° percentile è appropriata per il benchmark. Il processo di definizione dei prezzi a due livelli viene confermato (1° livello: benchmarking/valore di riferimento, 2° livello: trattative sui prezzi condotte individualmente con gli ospedali).

Gli utili conseguiti grazie all’efficienza sono permessi agli ospedali che operano in modo economico. Con la conferma della prima sentenza (LUKS) viene pertanto chiarito che agli ospedali può essere concesso un importante stimolo (utili conseguiti grazie all’efficienza) per fornire le proprie prestazioni in modo efficiente e secondo la qualità richiesta.

Il TAF stabilisce che la qualità dei risultati sanitari non può giustificare una differenziazione dei prezzi perché la qualità è un presupposto di legge fondamentale. Come si deve procedere in caso di trattative, deve ancora essere chiarito. Se, ad esempio, un ospedale evidenzia un tasso di riospedalizzazione non motivato superiore alla media, questo influisce sull’economicità ovvero sull’efficienza e deve essere rilevante per il prezzo.

Al primato della contrattazione viene data una notevole importanza. Le tariffe negoziate, in caso di una mancata approvazione da parte delle autorità, non possono essere semplicemente ridefinite, ma devono essere respinte mediante comunicazione ai partner tariffali. Le procedure volte all’approvazione e quelle di fissazione di tariffe devono essere prese in considerazione separatamente.

Inoltre, il TAF pone elevati requisiti di trasparenza e standardizzazione dei dati che servono da base per il calcolo dei costi d’esercizio rilevanti per il benchmark.

Conclusione

La cooperativa HSK accoglie tale sentenza, poiché rappresenta un’ulteriore conferma alla sua strategia delle trattative.