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Trattative in stallo in assenza di dati trasparenti

I fornitori di prestazioni senza convenzione tariffale in vigore e HSK non sono finora giunti a un accordo comune sui valori del punto tariffale TARMED per le prestazioni mediche ambulatoriali del 2019. In assenza di solidi dati, le richieste eccessive di aumento dei valori del punto tariffale sono infondate.

Difficile situazione iniziale nelle trattative

Sono finora falliti i diversi tentativi di sottoporre a una revisione urgentemente necessaria la struttura tariffale TARMED per le prestazioni mediche ambulatoriali, in vigore dal 2004. Le parti non sono ancora riuscite a trovare un accordo comune. Al 1º gennaio 2018 vi è stato un intervento del Consiglio federale sulla struttura tariffale volto a migliorare la congruenza (il rapporto fra le diverse prestazioni). Il Consiglio federale è dell’avviso che la modifica della struttura tariffale TARMED, non giustifichi un adeguamento dei valori del punto cantonali. In questo scenario, come si sono sviluppate le trattative per l’anno tariffale 2019 per i valori del punto cantonali?

Richieste eccessive prive di dati fondati

I fornitori di prestazioni mediche ambulatoriali e la Cooperativa di acquisti HSK sono in disaccordo sui valori del punto tariffale TARMED per l’anno 2019. In 7 cantoni della Svizzera orientale e a Ginevra sono falliti i negoziati sugli adeguati valori del punto tariffale TARMED svolti con i medici accreditati. Per la maggior parte degli ospedali, appartenenti a un totale di 5 cantoni, non è stato raggiunto un consenso. Nei restanti cantoni sono in atto ormai da tempo delle procedure di definizione dei prezzi. In secondo luogo, il solo aumento dei valori del punto tariffale richiesto dalle 7 associazioni cantonali di medici della Svizzera orientale implicherebbe un incremento dei costi di 130 milioni di franchi per gli assicurati. Per fare un esempio, nel canton San Gallo l’aumento richiesto genererebbe dei costi aggiuntivi di 130 franchi all’anno per ogni abitante. Includendo anche le richieste avanzate dagli ospedali di 3 dei 5 cantoni, bisognerebbe aggiungere altri 68 milioni di franchi. Questi incrementi dei costi mettono a repentaglio la stabilità dei premi per gli assicurati. Nelle trattative HSK ha dovuto quindi confrontarsi con esigenze eccessive prive di dati fondati per quanto riguarda i costi.

Da migliorare la qualità dei dati degli ospedali

È pur vero che, rispetto all’esercizio 2016, nel 2017 sono nettamente aumentati gli ospedali che hanno fornito i dati dei costi e delle prestazioni TARMED per l’anno tariffale 2019. È migliorata di conseguenza la quantità dei dati, ciò nonostante si dovrà ancora lavorare intensamente per migliorare la qualità dei dati forniti. Questa carenza è da attribuire soprattutto alla mancanza di dati (ad. es. numero di punti tariffali fatturati), a divergenze incoerenti rispetto ai dati dell’anno precedente e ad una suddivisione lacunosa fra prestazioni obbligatorie e prestazioni non obbligatorie. Ecco perché Eliane Kreuzer, amministratrice della Cooperativa di acquisti HSK, richiede agli ospedali di migliorare ulteriormente la qualità dei dati forniti nell’ambito ospedaliero ambulatoriale. «Solo con una solida base dati è possibile creare un benchmark da cui dedurre una remunerazione equa delle prestazioni nel sistema sanitario svizzero», sostiene Kreuzer.

Dati dei costi non forniti dai medici

Nell’ambito dei medici, i fornitori di prestazioni non hanno presentato dati relativi ai costi e alle prestazioni TARMED. Hanno messo a disposizione soltanto i dati RoKo (studio permanente dei costi). HSK respinge l’utilizzo dei dati RoKo come base economica per il calcolo del valore del punto tariffale, trattandosi di dati ottenuti dalla contabilità finanziaria degli studi medici. Questi costi non rispecchiano i costi di esercizio rilevanti per le tariffe e inoltre non distinguono le prestazioni obbligatorie da quelle non obbligatorie.

HSK non abbandona la sua strategia

L’obiettivo dichiarato della Cooperativa di acquisti HSK è lo sviluppo di un benchmark nazionale nel settore TARMED, analogamente a quanto avviene per SwissDRG e TARPSY. Inoltre, la strategia di HSK mira a condurre trattative sui prezzi incentrate sui dati per tutto il territorio svizzero. Solo in questo modo, nel sistema sanitario svizzero si potrà garantire una remunerazione equa, sostenibile economicamente e in grado di eliminare le inefficienze. La cooperativa di acquisti HSK è quindi ancora disposta a negoziare non appena ci sarà la relativa trasparenza dei costi. «Miriamo principalmente a trovare delle soluzioni eque, ciò che richiede una valida base di dati», afferma Eliane Kreuzer, amministratrice di HSK.

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Monica Minotti

Responsabile Regione centrale e Ticino
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