Numero minimo di casi come fattore di contenimento dei costi?
Nessuna specializzazione nel panorama ospedaliero svizzero
Dall’introduzione del nuovo finanziamento ospedaliero nel 2012, non è cambiato molto nel panorama ospedaliero: molti ospedali si occupano un po’ di tutto, cosicché non si individua ancora alcuna tendenza verso una specializzazione. Al contrario, la gamma di cure offerte si è persino ampliata leggermente in alcune cliniche.
I piccoli ospedali incidono in modo determinante sui prezzi
Gli ospedali con un numero di casi e letti basso presentano dei costi per caso superiori alla media e sono pertanto inefficienti nella fornitura di prestazioni. Dato che secondo il Tribunale amministrativo federale (TAF) tutti gli ospedali, anche quelli che non operano in modo economico, devono essere integrati in un benchmark, questi ospedali sospingono il livello dei prezzi al rialzo.
Ai fini della definizione dei prezzi, questa prassi è problematica, perché tra questi ospedali a costi elevati vi sono numerosi istituti con mandati di prestazioni basati su motivi di politica regionale. Tuttavia, tali costi non possono essere finanziati tramite l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) ai sensi dell’art. 49 cpv. 3 LAMal. HSK terrà conto di questo aspetto nel benchmark e nella definizione dei prezzi per l’anno tariffale 2019.
Costi elevati correlati a un esiguo numero di casi
Il canton Zurigo definisce già dal 2012 un numero minimo di casi per singoli interventi specializzati. Si tratta soprattutto della qualità dei trattamenti, perché una maggiore routine porterebbe a un minor numero di errori, argomenta il cantone. A inizio anno, si è nuovamente ampliata la lista dei gruppi di prestazioni per cui è prescritto un numero minimo di casi. L’obiettivo è quello di impedire operazioni occasionali e di promuovere una specializzazione.
La Cooperativa di acquisti HSK ha condotto un’analisi in relazione al numero minimo di casi. Nel corso di tale analisi, le disposizioni della Direzione sanitaria di Zurigo sono state estese agli ospedali di tutta la Svizzera. Osservando gli ospedali per cure di base, si evidenzia che quanto più basso è il raggiungimento del numero minimo di casi, tanto più aumentano i costi calcolatori.
Correlazione tra numero minimo di casi e costi calcolatori (grouper SPLG (Pianificazione ospedaliera gruppi di prestazioni, settore acuto), disposizioni relative al numero minimo di casi 2018, base di dati 2016)
Ottimizzazione della qualità
Un numero basso di casi presuppone inoltre un problema di qualità. In Svizzera, sono tuttavia disponibili ancora pochi dati per confermare questa affermazione.
Uno studio dell’ospedale cantonale di San Gallo evidenzia per la prima volta che il numero di casi di un ospedale ha un effetto significativo sul risultato del trattamento. Sotto la guida del Prof. Dr. Ulrich Güller, si sono esaminate attentamente le operazioni per tumori ad alto rischio (cancro esofageo, allo stomaco, al pancreas e al retto). Si è potuto dimostrare che il rischio di morte si riduce significativamente in caso di trattamento del paziente da parte di un team esperto.
Numero minimo di casi nell’ottica delle trattative tariffali
Il numero minimo di casi interessa tutta la Svizzera. Le varie parti del settore della salute lo considerano e valutano da angolazioni differenti. Secondo l’analisi della Cooperativa di acquisti HSK, numerosi piccoli ospedali con un basso numero di casi operano in modo inefficiente e non economico. Di conseguenza, nell’ottica delle trattative tariffali sarebbe opportuno introdurre un numero minimo di casi a livello di tutta la Svizzera o tenere perlomeno conto di questo aspetto nella definizione dei prezzi.
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Comunicato stampa del 13 marzo 2018 Studio dell’ospedale cantonale di San Gallo (Prof. Dr. Ulrich Güller) Save the Date 7° convegno della Cooperativa di acquisti HSKData di pubblicazione
9. marzo 2018